Curiosità

I Maori
I maori, primi abitanti della Nuova Zelanda, giunsero qui dalle isole della Polinesia intorno al 1200 dC. Avevano viaggiato per migliaia di chilometri su canoe a doppio scafo, le waka, orientandosi grazie alle stelle, alle correnti e al volo degli uccelli. E’ piuttosto palese la loro provenienza e affinità con i Polinesiani, come gli abitanti di Tahiti e le altre isole del Pacifico, poiché si può notare immediatamente lo stesso colorito bruno della pelle, lo stesso linguaggio, ed il fatto di condividere credenze e abitudini. La maggior parte dei maori traccia il proprio whakapapa (albero genealogico) a partire da una delle waka di quei pionieri polinesiani. Il capitano di una di queste imbarcazioni si chiamava Kupe, e fu sua moglie a battezzare la nuova terra Aotearoa, ‘terra della lunga nuvola bianca’. La società maori è di tipo tribale, e sebbene la maggior parte dei maori viva nelle città, molti di essi mantengono un forte legame con le proprie iwi (tribù). Il te reo Maori, la lingua maori, è comune a tutte le iwi ed è una delle lingue ufficiali della Nuova Zelanda. I maori vantano inoltre un ricco bagaglio di miti e leggende, una forte tradizione artistica e una suggestiva tradizione orale. Nella tradizionale società Maori, gli individui vivono principalmente all'interno del whanau (famiglia). Le famiglie si uniscono per formare gli hapu (sotto tribù). Vi sono 79 siti tradizionali tribali in tutta la Nuova Zelanda. Gli iwi sono guidati dai rangatira (capi). Un importante capo si dice che abbia un ottimo mana (autorità spirituale) ed è visto come tapu (sacro). Tapu è un concetto molto significativo ai Maori. Lo stile di vita dei Maori è basato su cooperazione, lealtà, orgoglio e rispetto ed è incentrata sul marae, un pezzo di terra dove vi è una casa per gli incontri decorata con intagli stilizzati di antenati tribali. La discendenza è di vitale importanza per i Maori. Oggi oltre l'80% della popolazione Maori vive in zone urbane. La partecipazione nel commercio, nel governo, negli affari pubblici, nell'educazione è in crescita ed i Maori sono oramai riconosciuti come una parte della società della Nuova Zelanda da valorizzare e di vitale importanza. Una nota curiosa, I Maori sono appassionatissimi per la danza che non è per loro solo un divertimento, ma costituisce il rito delle cerimonie e della preparazione alla lotta. La principale è quella delle piroghe che viene eseguita dalle donne, alcune delle quali raffigurano i rematori, altre, imitando l'ondulare del mare, simboleggiano le onde; accompagnano il ritmo della danza percuotendo piccole palle formate da foglie di campo, imitanti il rumore dei remi. Le case maori si chiamano uharé e il loro mobilio è formato quasi esclusivamente da stuoie di canna e giacigli di foglie di felci. Col passare del tempo e con le tante vittorie conseguite in ambito sportivo, una delle danze maori più celebri è senz’altro quella chiamata HAKA che ha un significato molto particolare: è una danza che esprime il sentimento interiore di chi la esegue, ma non si tratta, in effetti, solo di una danza di guerra o intimidatoria, come è spesso erroneamente considerata, ma può voler anche essere una manifestazione di gioia, di dolore, una via di espressione libera che lascia a chi la esegue momenti di libertà nei movimenti. È rituale che cerca di impressionare, come si può ben vedere dall'esibizione degli All Blacks: si roteano e si spalancano gli occhi, si digrignano i denti, si mostra la lingua, ci si batte violentemente il petto e gli avambracci, si dà quindi un saggio di potenza e coraggio, che si ricollega allo spirito guerriero dei Maori.

Significato tatuaggi maori
Chi di noi, non ha mai visto o sentito parlare dei meravigliosi tatuaggi Maori? Un insieme infinito di disegni che alternano il nero dell’inchiostro con il bianco della pelle in un equilibrio e geometrie perfette.
Di stirpe polinesiana, i Maori hanno sempre praticato l’arte del tatuaggio, considerato un mezzo di comunicazione sociale, donando grandi e molteplici significati ad ognuno di essi. Il tatuaggio permetteva di capire a quale casta e famiglia appartenesse un dato individuo, la sua origine materna, il suo mestiere, in pratica la sua posizione ricoperta all’interno della comunità. Ma poiché anche l’occhio vuole la sua parte, il tatuaggio era comunque anche un vezzo estetico, utilizzato come un trucco per abbellire la persona; infatti le donne tatuate erano considerate molto affascinanti. Per gli uomini invece era un modo per raccontare e testimoniare la loro forza, le loro imprese, come i famosi guerrieri delle diverse civiltà. I tatuaggi Maori si possono dividere in 2 categorie: MOKO e KIRITUHI. Il MOKO è il classico tatuaggio facciale che può essere fatto solo dai Maori veri e di solito si inizia nella pubertà per poi essere completato nel corso della vita che segue. Il KIRITUHI invece rappresenta la parte più decorativa del tatuaggio maori; sono disegni che comunque richiedono molto tempo per essere finiti, intrecciati tra loro e possono assumere significati diversi. Possono essere fatti da santoni o dai Tohunga ta Moko – tatuatori riconosciuti, che si preparano accuratamente studiando il viso e il corpo umano su tutta la sua superficie e sanno proporre anche qual è il miglior simbolo per un preciso individuo. Le tecniche maggiormente utilizzate per fare i tatuaggi maori sono il puhoto e il moko whakairo. Nel primo si punge la pelle con uno strumento appuntito, lasciando traccia di un disegno sotto pelle, mentre il secondo prevede l’utilizzo di scalpelli e altri strumenti taglienti che scolpiscono la pelle riempiendo le ferite di inchiostro e colore. Quest’ultimo è quello che crea una sorta di cicatrici che spesso si vedono in foto di tribù tradizionali maori su libri e documentari.

Montagna
In Nuova Zelanda si trova una collinetta, alta poco più di 300 m che ha il nome geografico più lungo del mondo, Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu. È composto da 85 lettere, e in italiano significa "la vetta dove Tamatea, l'uomo dalle grandi ginocchia conquistatore di montagne, salì e suonò il flauto per la sua amata".

Festeggiare prima di tutti
È una delle prime nazioni al mondo a festeggiare il Capodanno. Sarebbero 11 ore avanti rispetto all'Italia, ma per la contemporaneità dei cambi dell'ora solare e legale, ci sono 10 ore di differenza quando c'è l'ora legale in Italia (e solare in Nuova Zelanda), 12 ore di differenza quando in Italia c'è l'ora solare (e legale in Nuova Zelanda).

Film girati in Nuova Zelanda
Una particolare peculiarità della Nuova Zelanda sono i magnifici paesaggi, quasi surreali. Infatti, questi paesaggi sono diventati scenari di grandi film fantasy, come ad esempio Il Signore degli Anelli, Le cronache di Narnia e alcune serie tv. Famosissima in tutto il Mondo, è diventata la cittadina di Matamata, dove ancora ci sono le case dove vivevano gli hobbit da dove parte l’avventura della trilogia del Signore Degli Anelli. Grazie a quest’ultima, la Nuova Zelanda, ha visto incrementare fortemente il proprio settore turistico: per questo, a pochi mesi di distanza dall'uscita in sala de Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, la zecca ha annunciato il conio di nuove monete raffiguranti i personaggi di Tolkien, corredate di scritte in rune elfiche, per un valore compreso tra l'1 e i 10 dollari neozelandesi.