Indonesia

L’Indonesia rappresenta la quarta nazione più popolosa del mondo con i suoi 240 milioni di abitanti e ben 350 lingue parlate. L’arcipelago dell’Indonesia, estendendosi per oltre 5000 chilometri lungo la linea dell’Equatore, è il più vasto al mondo con più di 17000 isole, ricche di paesaggi suggestivi e spettacolari scenari naturali: natura incontaminata e piccoli villaggi, straordinari itinerari di trekking, immersi tra le nebbie dei vulcani. L’Indonesia è, infatti, il paese con il più elevato numero di vulcani attivi al mondo. Ve ne sono oltre 150. Le oltre 17 mila isole che formano questo sterminato arcipelago, esteso per migliaia di chilometri da ovest ad est lungo entrambi i lati dell’equatore, si adagiano sui bordi di due importanti e fragili faglie tettoniche. I circa 200 milioni di abitanti che le abitano devono pertanto convivere con le improvvise eruzioni vulcaniche e i frequenti eventi sismici in cambio di un terreno assai fertile e adatto all’agricoltura. Soltanto negli ultimi duecento anni si calcola che almeno 175 mila persone siano morte in Indonesia per le eruzioni vulcaniche, due delle quali sono ricordate come le più violente mai registrate nella storia: quelle del monte Tambora e del più famoso Krakatoa. Entrambe le eruzioni si verificarono nel corso del XIX secolo.
Bali, l’Isola degli Dei, rappresenta la meta turistica più amata dell'Indonesia: è una piccola isola tropicale a sud dell'Equatore. Oltre al mare, è ricca di foreste, risaie e vulcani attivi. Bali mantiene la sua autenticità e il suo fascino identificandosi come il luogo perfetto per coloro che desiderano una vacanza all'insegna del mare, del sole, del relax e del divertimento. E' un'isola molto piccola ma ricca di vegetazione: le colline terrazzate su cui si coltiva il riso ne sono il simbolo più famoso. Ma Bali ha molto altro da offrire: meravigliosi laghi, folte foreste tropicali, maestose montagne che raggiungono i 3000 metri e perfino un vulcano ancora attivo. Da un punto di vista culturale, imperdibili sono le tradizionali danze balinesi, eseguite in elegantissimi e coloratissimi costumi e raccontano la cultura del loro popolo. E’ proprio quest’ultimo che richiama i turisti nell’isola. I balesi sono davvero generosi e, affabili e ironici: quando vedono un turista senza capelli, a volte esclamano 'bung ujan' ('oggi la pioggia è finita') - è il loro modo per dire che una testa calva assomiglia a un cielo senza nuvole.
A sud di Bali si trova l’isola di Lombok, un vero miscuglio di etnie con lingue e religioni diverse, ricca di molti templi Hindu che costituiscono meta di pellegrinaggio da parte degli abitanti della vicina Bali. A testimonianza delle diverse etnie presenti a Lombok, nei vecchi quartieri vicino al porto di Ampenan e nella vicina antica capitale Cakranegara, vive una comunitá di arabi, devoti musulmani e probabilmente discendenti dei primi mercanti che arrivarono su questa isola. Esiste anche una minoranza di cinesi, arrivati nel secolo scorso al seguito degli olandesi come forza lavorativa a basso costo, che nel tempo ha preso possesso nella gestione di quasi tutti i locali e ristoranti. Da non dimenticare, poi, le bellissime spiagge balesi, circoandate da una natura ancora selvaggia.
A Nord-Ovest di Lombok, a circa sei miglia dalla costa, un piccolo arcipelago offre un mare da sogno e una natura quasi incontaminata. Si tratta di tre piccole isole, Gili Air, Gili Meno e Gili Trawangan, tre piccoli atolli dalla sabbia bianca, con acque trasparent e barriere coralline ricchi di pesci tropicali e di vita marina. "Gili" nella lingua locale significa "piccola isola". Da sempre note ai sub e agli amanti del mare, i Gili´s hanno avuto un apertura al turismo "controllato" ed ecocompatibile.
Altrettanto ricca di fascino, è l’isola di Giava e la sua capitale Giacarta. Lontana dai paesaggi da cartolina, Giacarta è la meta ideale per il viaggiatore alla ricerca dell'Indonesia più vera. È infatti ai piedi dei suoi grattacieli modernissimi, lungo i viali trafficati notte e giorno, nella vivace Chinatown, tra il fitto reticolo di canali che l'attraversa, che è possibile cogliere l’anima della città.
È l'isola più popolosa al mondo e il quinto territorio più popoloso dopo l'Eurasia, l'Africa, il Nord America e il Sud America con una superficie di 132.000 km?, 114.000.000 di abitanti e una densità di 864 abitanti per km?. Il suo fascino è anche legato ai famosi siti archeologici situati nei dintorni di Yogyakarta: il colossale tempio buddhista di Borobodur e quello induista di Prambanan sono, infatti, entrambi Patrimonio dell’umanità UNESCO.
A largo della costa di Giava si trovano le paradisiache spiagge dell’isola di Menjawakan nell’Arcipelago delle Karimunjawa, parco nazionale marino, composto da 27 isole, tra Giava eil Borneo; una verdissima isola tropicale di 22 ettari esclusivamente occupata dal Kura kura resort. L’isola fa parte dell’arcipelago Karimunjawa,. L’isola è ricoperta di palme da cocco ed è circondata da spiagge di sabbia bianca e da un’inesplorata barriera corallina

Nel cuore dell'Indonesia - 13 giorni - 11 notti - Quote da: euro 2.766
Partenze garantite con minimo 2 partecipanti

Itinerario: Medan (1) - Berastagi (1) - Samosir (2) - Jakarta (2)
Yogyakarta (2) - Bromo (1) - Bali (2)


TOUR INDIVIDUALI
Nel cuore dell'Indonesia

Info utili
Fusi orari e distanze

Clima
L'Indonesia si trova a cavallo dell'equatore, quindi, nelle varie zone, non ci sono grandi variazioni di temperatura nel corso dell'anno. A livello del mare, di giorno si scende molto raramente sotto i 22°C, mentre si può andare sopra i 30°C, ma non molto frequentemente. Nelle zone interne, soprattutto se in altura, si scende di qualche grado rispetto alla costa.
In Indonesia l'anno non è diviso in quattro stagioni, ma ci sono soltanto il periodo secco e quello umido (o delle piogge). Il primo va da giugno a settembre, quasi ovunque, ed è caratterizzato dal monsone d'oriente (Musim Timur); il secondo da novembre ad aprile ed è il risultato del monsone d'occidente (Musim Barat). Ottobre e maggio, in genere, sono mesi di transizione. Si potrebbe dire, in termini abbastanza banali, che durante la stagione delle piogge le precipiatazioni sono molto abbondanti, nell'altra piove meno.


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