Nikko

L’incantevole cittadina di Nikko si trova a circa 130 Km a nord della capitale, proprio al confine sud-orientale del Parco Nazionale omonimo.
Le numerose montagne e i laghi vulcanici del parco comprendono la montagna sacra Nantaisan, alla cui base si trovano l’incantevole Lago Chuzenji e le cascate Kegon, le più alte del Giappone. Nella “città dello shogun”, potete vedere il Giappone dei samurai, ricca di arte, cultura e templi. La storia di Nikko, quale centro religioso, ha inizio verso la metà dell’ottavo secolo, all’epoca in cui il sacerdote buddhista Shodo fondò un eremo. Per molto tempo, infatti, la città si identificò come famoso centro di formazione dei monaci buddhisti, ma più tardi cadde nell’oblio. La città non attrasse alcuna attenzione fino a quando non fu scelta come sito per la costruzione del mausoleo di Ieyasu Tokugawa, il condottiero e uomo politico che assunse il controllo di tutto il Giappone e diede inizio ad una dinastia i cui discendenti detennero la carica dello Shogun per 250 anni, fino a che la ristorazione Meiji, pose fine all’epoca feudale. Ci vollero due anni per terminare i lavori del santuario e del mausoleo chiamato Tosho-gu, eretto in memoria di Ieyasu Tokugawa, il “Signore ella Guerra”, che aveva dedicato la sua intera esistenza alla conquista del Giappone. Si racconta che il “Signore della guerra” era un uomo privo di scrupoli, che fece addirittura uccidere la moglie e il figlio maggiore, perché il loro sacrificio era “politicamente” vantaggioso al guerriero. Nikko vanta uno straordinario patrimonio di templi e santuari, dalle ricche e vistose decorazioni perché venne concepita proprio per ispirare soggezione e reverenza a nei visitatori. Il santuario Toshogu, decorato con colori brillanti è caratterizzato da elementi sia buddhisti che shintoisti e da intarsi elaborati con oltre 2 milioni di lamine d’oro che lo ricoprono. Un enorme Torii (ingresso dei santuari shintoisti) di pietra segna l’entrata di questo santuario, alla cui sinistra svetta la pagoda a cinque edificata nel 1650 e ricostruita nel 1818. A sinistra dell’entrata si trova la Shinkyusha (la cosi detta Sacra Stalla, un edificio che ospita la statua di un cavallo bianco. L’unico ornamento della stalla è rappresentato da una serie di intagli allegorici che illustrano il ciclo della vita della scimmia.
L’intarsio più famoso è certamente quello raffigurante il trittico delle scimmie “Non ascoltare il male, non vedere il male, non dire il male”, opera di artigiani locali che le consideravano spiriti guardiani, divenuto poi il simbolo di Nikko. Un tempo, infatti, si riteneva che gli spiriti delle scimmie proteggessero i cavalli. Ma Nikko, oltre che per la magnificenza dei suoi templi, è considerata anche una delle città più suggestive di tutto il Giappone, grazie ai meravigliosi scenari del suo omonimo parco nazionale, che ricopre una superficie di 1400 kmq. Il Lago Chuzenji-ko, sullo sfondo delle montagne, può essere visitato con una crociera in battello che conduce alla spettacolare cascata di 97, Kegon-no-Taki, famosa per gli arcobaleni creati dagli spruzzi nei giorni di sole. Famosissima la località di villeggiatura Yumoto Onsen, nota per le sue famose sorgenti termali.

HOTEL A NIKKO e KINUGAWA

Le seguenti tariffe sono da intendersi a camera a notte, includono tasse e servizi ma non sono comprensive di prima colazione, eccetto dove diversamente indicato.

CITY TOURS & ESCURSIONI

Kinugawa & Kawaji Onsen
Nikko Edomura (Edo Wonderland)


Hotel a Nikko e Kinugawa
City tours & escursioni

CURIOSITA'
Come si usano le bacchette?
Gli utensili indispensabili per cucinare e mangiare alla giapponese sono gli “ohashi”, ovvero i bastoncini che si usano al posto delle posate. Ne esistono di due tipi in realtà: quelli usati per cucinare sono più lunghi e si chiamano “saibashi”.
È cattiva educazione conficcare verticalmente le bacchette nella ciotola del riso perché, secondo la tradizione giapponese, è un atto che si compie in onore del defunto durante le cerimonie funebri.

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