Hiroshima e Miyajima

Hiroshima, letteralmente vuol dire “vasta isola”, sorge su una serie di isole sabbiose nel delta dell’Ota-gawa. La città si sviluppò attorno ad un castello costruito alla fine del sedicesimo secolo sotto il potere della famiglia Asano che governò fino alla Restaurazione Meiji. Un ulteriore sviluppo la città lo ebbe grazie all'ampliamento del porto avvenuto nel 1889 e al collegamento nel 1894 della linea ferroviaria Sanyo. Oggi Hiroshima è una città moderna, caotica e al tempo stesso affascinante: ha soltanto 63 anni. Il suo ricordo sarà per sempre legato a quel famoso 6 agosto 1945, quando alle 8:16 (ora locale) Little Boy, la prima bomba atomica, la rase al suolo, provocando circa 130.000 morti, 177 mila persone sfollate, e moltissime altre morti negli anni successivi per via delle radiazioni. Il Peace Memorial Park, il Parco della Pace, costellato di monumenti commemorativi, è un monito costante a non dimenticare quel tragico giorno. Nel Parco è presente l'unico edificio rimasto in piedi dopo lo scoppio della bomba; c'e' un monumento che ne indica l'epicentro, un cenotafio che raccoglie i nomi delle vittime, un monumento dedicato ai bambini, e c'e' la fiaccola che rimarrà accesa fino a quando sulla terra non ci sarà più nessuna bomba atomica. Probabilmente in questa città c’è ben poco da vedere, Hiroshima è una città da "sentire" perché l’atmosfera che si respira è veramente toccante.

HOTEL A HIROSHIMA

Le seguenti tariffe sono da intendersi a camera a notte, includono tasse e servizi ma non sono comprensive di prima colazione, eccetto dove diversamente indicato.

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Mappa di Hiroschima e Miyajima

L’Isola di Miyajima
L’isola di Miyajima si può raggiungere agevolmente da Hiroshima. Il famoso Torii (ingresso del santuario shintoista) “galleggiante” di Itsukushima-jinja è uno dei siti più fotografati dal Giappone, tanto da essere classificato come uno dei tre più affascinanti panorami del Paese. Il santuario, oggi sito protetto dall’UNESCO e tesoro nazionale del Giappone, risale al VI secolo ed è costituito da una serie di strutture a palafitta edificate sulla baia. Considerato un luogo sacro, la gente comune non poteva mettere piede sull'isola, senza attraversare in barca il famoso torii sull'acqua. Mantenere la purezza del santuario è sempre stato così importante che dal 1878 non sono permesse nascite o morti tra le mura del complesso (persino le sepolture sull'isola sono vietate).
Il torii del santuario di Itsukushima è in legno di canfora, alto sedici metri, ed è costruito nello stile a quattro pilastri (yotsu-ashi) per consentire maggiore stabilità alla struttura; con l'alta marea il portale sembra galleggiare, con la bassa marea, può essere raggiunto a piedi dall'isola. É un'usanza comune per i visitatori inserire monete nelle crepe dei pilastri del torii esprimendo un desiderio, per gli abitanti del luogo invece è un’abitudine riunirsi con la bassa marea per raccogliere i crostacei attaccati alla base del torii stesso. Il 5 settembre 2004, il santuario fu seriamente danneggiato da un tifone, che ne distrusse parzialmente tetti e camminamenti; è rimasto chiuso per lavori di ricostruzione, ma è stato riaperto al pubblico, anche se i delicati lavori di restauro sono tuttora in corso.
Oltre al santuario sull’isola ci sono vari templi e dei bellissimi sentieri per piacevoli passeggiate in cui è possibile, anzi é piuttosto comune, imbattersi in cervi che girano indisturbati per le strade. La passeggiata al Misen (530m) è l’itinerario più piacevole dell’isola: prendendo la funivia si arriva in cima con circa 20 minuti di cammino. Salendo non bisogna perdersi la famosissima pentola gigante che secondo la leggenda sarebbe stata usata dal monaco buddhista Kobo Daishi e, per questo, mantenuta in continua ebollizione.

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